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La responsabilità professionale nel
TRATTAMENTO DELLA SCOLIOSI CON ESERCIZIO FISICO

a cura della Segreteria Scientifica del GSS

La medicina scientifica invita ad osservare le regole della Evidence-Based Medicine (EBM) nella pratica delle terapie mediche.

Queste regole affermano che:
- l’unico modo per sapere se una terapia funziona è effettuare una ricerca sistematica con un gruppo di controllo e pubblicare i risultati di efficacia su riviste indicizzate;
- l’utilizzo di una terapia di cui non esistono ancora prove di efficacia deve essere autorizzata dall’autorità competente come trattamento sperimentale.

Nella cura della scoliosi, i metodi di trattamento con esercizi che fino ad oggi hanno documentato risultati di efficacia, secondo le regole EBM, sono:
- in Italia: SEAS -Approccio Scientifico con Esercizi alla Scoliosi (1)
- in Germania: SCHROTH
- in Polonia: DOBOMED e FITS

Quando si impiegano esercizi la cui efficacia non sia stata ancora dimostrata, si rischia di sottoporre i pazienti a trattamenti che in alcuni casi possono condurre a peggioramenti della scoliosi (con tutte le successive conseguenze per il paziente e l'operatore).

In caso di denuncia da parte di un paziente, la posizione del professionista coinvolto dipende dall'aver applicato le terapie secondo le linee guida e la medicina basata sull'evidenza (EBM), come definito dall'art.3 del Decreto del Ministro Balduzzi: "Nel valutare la responsabilità dei professionisti si terrà conto della circostanza che essi abbiano svolto la prestazione professionale secondo linee guida e buone pratiche elaborate dalla comunità scientifica nazionale e internazionale." (Gazzetta Ufficiale del 13 settembre 2012, n. 214)

Il GSS invita pertanto a impiegare nel trattamento della scoliosi esercizi di metodi o protocolli validati. In caso di utilizzo di esercizi ritenuti validi esclusivamente sulla base dell’esperienza personale o di affermazioni dei fautori di metodi, onde evitare spiacevoli conseguenze in caso di denunce, si consiglia di richiedere l’autorizzazione a impiegarli in via sperimentale dal comitato etico dell’ASL competente, in attesa di fornire le prove di efficacia.

Approfondimenti sull’importanza delle “prove di efficacia” alla pagina
http://www.gss.it/notizie/indignazione.htm

Bibliografia:

1. http://www.medicaljournals.se/jrm/content/?doi=10.2340/16501977-0195&html=1
   http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2672077/

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