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La scoliosi. Suo studio tridimensionale
René Perdriolle
Tradotto da P. Sibilla
Collana di riabilitazione medica
Casa Editrice GHEDINI, 1982 - L. 32.000
Scontato per i soci del GSS L. 26.000 Via Laghetto n. 7, 20122 MILANO
Tel 02 76023988 - Fax 02 781150
Prefazione di Pierre Stagnara
Il lavoro di René Perdriolle ha limmenso dono delloriginalità.
Si troveranno poche citazioni e citazioni di citazioni che costituiscono una buona parte dei libri sulla o della scoliosi.
Dallinizio dellesercizio della sua professione egli si è dedicato alla scoliosi, o più esattamente agli scoliotici. Durante i nostri anni eroici in cui fu mio collaboratore alla Fondazione Livet, ha osservato con passione, immaginato con intuizione, cercato con competenza in tutti i campi che riguardano le deviazioni vertebrali. Ciò che noi chiamiamo trattamento lionese delle scoliosi, gli deve molto. Ha continuato, e questa opera è il frutto delle sue meditazioni.
Nessuno può accostarsi con leggerezza a questo approccio personale dellevoluzione delle scoliosi. Alcune affermazioni possono sembrare confutabili, ma nel vero senso della parola, meritano una discussione concreta con prove e documenti.
Io sono persuaso che questo libro è un reagente, anzi un catalizzatore che può aiutare ogni studioso di scoliosi a mettere molti punti di repere nel terreno così complesso della scoliosi e molte precisazioni nelle indicazioni terapeutiche per gli scoliotici.
Prefazione di Pierre Queneau
Molti anni di lavoro comune hanno unito léquipe di Pierre Stagnara e quella dell92'ospedale St. Vincent de Paul con uno stesso spirito e uno stesso approccio al problema della scoliosi. René Perdriolle ha sempre avuto, in questa équipe, il ruolo del creatore.
Egli ci dà oggi la sintesi delle ricerche su questo tema. E fondamentale che il lettore divida questa opera in due momenti di indagine:
- Una ricerca della comprensione dei meccanismi della scoliosi e della sua evoluzione. Ciò fa intervenire molti dati, obbliga a ripensare allanatomia patologica delle deviazioni del rachide. E un lavoro che richiede una lettura spesso ardua di passaggi difficili.
- Un nuovo approccio allo studio delle Radiografie. Ognuno deve riflettere su ciò che ci propone René Perdriolle. Bisogna che in futuro noi ci serviamo di nuove misure radiografiche, complementari alle misure classiche, ancor oggi assai utili, ma partendo dalle quali si vedranno prospettare nuovi dati prognostici, soprattutto per le scoliosi diagnosticate precocemente.
E su tale conclusione pratica che speriamo che questo libro, in apparenza cosi teorico, mostri la sua utilità reale sul piano terapeutico.
Prefazione di Jaques Vidal
Già da molto tempo io ho il privilegio di lavorare con René Perdriolle, ma la nostra collaborazione è divenuta assai stretta dopo la creazione dieci anni fa del Centro dOrtopedia di Maguelone dove egli, con dinamismo e competenza, ha sottoposto a trattamento ortopedico parecchie centinaia di scoliotici.
Perdriolle ha in sè molte passioni.
Prima quella della scoliosi, il cui virus lha colpito molto tempo fa a Lione, nella scuola di Pierre Stagnara, che resta il suo maestro di pensiero. Questa passione lha portato ad elaborare e perfezionare le tecniche del trattamento ortopedico, ma soprattutto a riflettere e poi a gettarsi sulla difficile via della ricerca per far progredire lapproccio e la comprensione di unaffezione che resta sconosciuta in molte parti.
Poi quella del bambino scoliotico, cioè di quellindividuo in crescita colpito nella sua evoluzione da una affezione temibile, aggravato da trattamenti lunghi e spesso faticosi; Perdriolle ha la bontà di rispettare questo bambino e la sua famiglia, per favorirne lo sviluppo, la gioia per aiutarlo a formare la sua personalità con un dialogo sempre equilibrato tra le esigenze terapeutiche ed i suoi bisogni, ma grazie soprattutto ad un complesso creato per lui in un centro dove egli vive bene.
Perdriolle è anche dotato di un acuto senso critico, che lo porta a rimettere tutto in discussione alla luce dellesperienza.
Questo libro rappresenta il risultato di lunghe ricerche, di osservazioni, di esperienze, e di riflessioni numerose e ripetute. Esso apre una nuova via nella conoscenza della scoliosi.
La vertebra scoliotica è studiata da tutte le angolature, e Perdriolle arriva a conclusioni pratiche interessanti:
- la prognosi della gravità può essere valutata dallimportanza dello spostamento vertebrale iniziale in rotazionetorsione.
- levoluzione in cifoscoliosi devessere considerata come paradossa; in effetti, sotto il profilo elettivo di una curva scoliotica, si nota che ogni vertebra è in estensione in rapporto alle due vertebre vicine, il che spiega levoluzione in dorso piatto e dorso cavo;
- il trattamento ortopedico realizzato al Centro Maguelone non riconosce come affidabile che la derotazione, considerando come nefasta una forte trazione o la pressione diretta sullapice della curva.
Lapproccio a tutti i problemi che riguardano la scoliosi è dunque fatto con unità dintento che si evidenzia chiaramente nella lettura di questo lavoro, anche se il rigore dei dati può apparire a volte arido.
Il lettore non potrà che essere turbato e scosso dal complesso delle constatazioni esposte da René Perdriolle per sostenere le nuove teorie che egli difende. Questo libro rappresenta perciò una formidabile base di riflessione ed un punto di partenza per una ricerca nuova ed originale sulla scoliosi.
Presentazione alledizione italiana (S. Boccardi)
Ricordo il fermento suscitato, qualche anno fa, dalle prime notizie su lopera di Perdriolle: soprattutto tra i cultori della ginnastica correttiva sempre alla ricerca, ben giustificata, di presupposti credibili per il loro lavoro. Colpiva in particolare la sua insistenza sulla tridimensionalità della deformazione. Certo, essendo la colonna un solido, è difficile pensare che se ne possa parlare eliminandone una delle dimensioni. Ma indubbio merito di Perdriolle è avere sottolineato il fatto che la deformazione scoliotica, ovviamente tridimensionale, non può che risultare a sua volta deformata nella visione bidimensionale dellosservazione clinica e della lastra radiografica. Mi soffermo su questo particolare perché ho limpressione che la relativa oscurità del linguaggio di Perdriolle, la sua estrema concisione, luso inconsueto di alcune espressioni abbiano costituito ad un tempo un forte richiamo, ma anche una obiettiva difficoltà di comprensione per chi ne abbia letto il testo originale francese.
Ecco perché ci è sembrato giusto offrirne una versione italiana. Nella laboriosa traduzione di Sibilla, che ha potuto interpretare Perdriolle sia grazie alla sua conoscenza personale dellautore, sia, e soprattutto, grazie alla competenza acquisita in tanti anni di appassionato lavoro sulla scoliosi, molte delle oscurità sono diluite e molte espressioni riprendono il significato cui siamo abituati. Acquistano così ulteriore rilievo molte delle affermazione originali di Perdriolle, discutibili ma non per questo meno interessanti, come quelle della genesi localizzata della deformazione, della costante estensione di una vertebra sullaltra, delle implicazioni prognostiche e terapeutiche.
Così la nostra collana ha offerto ai suoi lettori le due facce dellapproccio francese al trattamento delle scoliosi: quello ortodosso della scuola lionese di Stagnara e quello parzialmente eretico di Perdriolle, che da quella scuola proviene. Mi auguro che dal confronto delle idee i lettori italiani possano trarre stimolo a meglio conoscere e meglio operare.
Il materiale scientifico presentato sul sito è indirizzato agli operatori del settore interessati alle patologie vertebrali. Per i pazienti le informazioni disponibili in queste pagine hanno solo un valore indicativo e non possono sostituire un parere medico.
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