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La scoliosi
Trattamento ortopedico conservativo
J.C. De Mauroy
Edizione italiana a cura di Gioacchino Ferracane
Prezzo di copertina Lit. 150.000
Per i Soci del GSS Lit. 110.000
Caratteristiche tecniche:
- Formato 21x29
- 276 pagine
- 373 illustrazioni b/n
- ISBN 88-86638-10-8
Prefazione
Esisteva un protocollo per il trattamento della scoliosi: il trattamento ortopedico era autorizzato solamente per le curve etichettate "evolutive" e questa qualifica veniva riconosciuta soltanto alle scoliosi che superavano i 30-35°. La chirurgia era presa in considerazione solo oltre i 55-60°.
La scoperta delle deviazioni era piu tardiva? I potenziali evolutivi venivano aggravati dalla mancanza di vitamine, di sole, di sport? Fatto sta che l'evoluzione spontanea veniva registrata alla maniera degli entomologi.
La kinesiterapia si creava, e si strutturava; gli insegnanti erano molto competenti; venivano aperte scuole e nascevano gruppi di studio.
Innumerevoli studi utilizzavano nella loro analisi una enorme quantità di criteri notati durante l'aggravamento cercando invano di correlarli: angolo, rotazione, torsione, maturita ossea, potenziale di crescita...
Dopo decenni di controversie, è giocoforza accettare la stessa delusione generale. Nessuno può rispondere alla domanda: quali sono i criteri di evolutività di una scoliosi? O ponendola in modo diverso: quali sono i criteri di riuscita di un trattamento conservatore?
Jean Claude de Mauroy, forte di un'esperienza di più di 20 anni, redige un'analisi della situazione attuale e afferma che è inaccettabile aspettare troppo per fare qualcosa. Nel 1996, fa osservare, con l'aiuto di una bibliografia esaustiva, che non si raccolgono sempre consensi. Prova ne sia che le sistematiche prevenzioni delle deviazioni vertebrali vengono abbandonate, negli Stati Uniti, in Canada, in Giappone, in Francia.
Davanti a questa incapacità di prevedere, l'autore propone la teoria del caos, tratta dalla scienza metereologica: avendo dei segni premonitori numerosi ma esigui è impossibile prevedere il momento in cui comincia la deviazione; non si può più accettare di assistere passivamente al suo aggravamento ineluttabile, quest'ultimo ben conosciuto.
La kinesiterapia è un metodo utilizzato da molto tempo. In questo campo, tuttavia, mancano delle statistiche.
La kinesiterapia può essere considerata altamente selettiva se resta l'unico trattamento ma l'ortopedia deve riprendere il suo ruolo. Essa può essere associata ad un'ortesi che verrà utilizzata molto precocemente per essere più efficace, non impegnativa, meno costosa possibile.
"Kaita scolia eis eroteian" e ciò che è storto sarà raddrizzato era il motto di Pierre Stagnara, al quale questo libro è giustamente dedicato.
Nel 1741, con il titolo "L'ortopedia o l'arte di prevenire e di correggere nei bambini le deformità del corpo", Nicolas Andry dava all'Ortopedia il simbolo dell'albero curvo legato al suo tutore.
Due interpretazioni sono possibili.
E' una constatazione di fallimento, il trattamento è stato troppo tardivo e questo albero già adulto dovrà tenersi la sua deformità oppure ricorrere ad una correzione chirurgica, anatomica e/o psicologica.
E' un segno di speranza, perchè questo albero ancora giovane, ma già deformato, potrà evitare l'aggravamento, anche se manterrà la curva esistente.
Oggi quest'ultima prospettiva non può più bastare.
Questo libro permetterà a ciascuno dei responsabili nel campo della scoliosi di scegliere il proprio orientamento terapeutico.
Charles PICAULT
Le richieste vanno inoltrate a mezzo posta o fax a:
Edizioni Scientifiche Cuzzolin di Maurizio Cuzzolin & C. s.a.s.
80131 Napoli - Trav. Michele Pietravalle 6
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Il materiale scientifico presentato sul sito è indirizzato agli operatori del settore interessati alle patologie vertebrali. Per i pazienti le informazioni disponibili in queste pagine hanno solo un valore indicativo e non possono sostituire un parere medico.
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