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IL MAL DI SCHIENA
Alberto Lissoni
Casa Editrice GHEDINI, 1983 - L. 15.000
Scontato per i soci del GSS L. 12.000 Via Laghetto n. 7, 20122 MILANO
Tel 02 76023988 - Fax 02 781150
Presentazione di S. Boccardi
L’ottanta per cento dell’umanità, prima o poi, soffre di mal di schiena.
La lombalgia è la causa più frequente di assenza dal posto di lavoro. Le somme impiegate per la diagnosi (spesso approssimativa) e per la terapia (quasi sempre inutile) delle lombalgie costituiscono una quota molto importante della spesa sanitaria nella maggior parte dei paesi civili.
In un grandissimo numero di casi il medico, di fronte al suo paziente lombalgico, deve scegliere tra centinaia di preparati farmacologici e decine di terapie fisiche e termali, per non parlare delle innumerevoli forme di medicina alternativa. Quando il medico è onesto, la scelta ha lo stesso valore scientifico della preparazione di una schedina del totocalcio. Fortunatamente per lo più i dolori lombari sono soggetti a spontanee variazioni di intensità e a complete remissioni che permettono al paziente di stare meglio e al medico di salvare la faccia quale che sia la terapia prescritta. Che se poi il medico si rimette allo specialista, nella maggior parte dei casi non fa che trasferirgli, insieme con il paziente, l’imbarazzo della scelta.
Purtroppo talvolta spesso, la scelta non è fatta in buona fede, la persuasione palese o occulta lavora nel profondo: cure inutili, in compenso molto costose vengono gabellate per miracolose. E il povero lombalgico passa da uno studio medico all’altro, dal lettino del chiroterapista alla tinozza del bagno di fieno.
Fedeli al nostro proposito di aiutare la medicina riabilitativa, in Italia, a raggiungere la dignità di disciplina seria e scientificamente con le carte in regola, dignità che, sola, giustifica il suo inserimento a pieno diritto nel quadro della medicina moderna, non potevamo non sentire l’utilità di indirizzare un libretto della nostra serie a chi soffre di mal di schiena, perché prenda atto del significato dei suoi dolori, eviti tutto ciò che può provocarli o esacerbarli, rifiuti le offerte di aiuto non disinteressate. La rapida diffusione in tutto il mondo delle “scuole per la schiena” nate in Svezia sotto la spinta di Nachemson, ci conforta in questa convinzione. Solo rendendo il lombalgico “gestore” della propria schiena, (naturalmente tranne che nei rari casi che richiedono interventi medici o chirurgici specifici) noi medici potremo dire di aver fatto il nostro dovere.
Come è noto, le Back Schools nate per sottrarre una vasta fetta di mercato alla speculazione si sono spesso risolte in un grosso affare: libri, videocassette, diapositive, sedute collettive a caro prezzo.
Alberto Lissoni aveva la competenza – è stato uno dei primi in Italia ad accogliere la proposta scandinava, - la chiarezza espositiva, l’onestà intellettuale necessarie per questo discorso diretto con “l’utente”.
Gli sono particolarmente grato per come ha saputo sintetizzare questo messaggio senza nulla perdere quanto a ricchezza di informazione.
Il materiale scientifico presentato sul sito è indirizzato agli operatori del settore interessati alle patologie vertebrali. Per i pazienti le informazioni disponibili in queste pagine hanno solo un valore indicativo e non possono sostituire un parere medico.
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