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Lettera a "Elisir"


Riportiamo il testo della lettera inviata dal Prof. Antonio Negrini al Dr. Michele Mirabella, conduttore di Elisir, e ai Presidenti delle Società Scientifiche interessate, a seguito della trasmissione di Elisir (RAI 3), del 5 ottobre 1997, nel corso della quale il Prof. Dr. Pier Giorgio Marchetti, del Rizzoli di Bologna, ha espresso delle valutazioni molto discutibili sulla ginnastica correttiva e sul nuoto nel trattamento della scoliosi.


Vigevano, 22 ottobre 1997

Prof. T.d.R. Antonio Negrini
Chinesiologo e Terapista della Riabilitazione
Vice-Presidente Société Internationale de Recherche et
d’Etude sur le Rachis (S.I.R.E.R.)
Prot. 187/97

Ill.mo Dr. Michele Mirabella
Conduttore “ELISIR”
RAI 3 - Roma

OGGETTO: Ruolo della “ginnastica correttiva” nel trattamento della scoliosi.
Trasmissione di ELISIR del 5 ottobre 1997.

Egregio Dr. Mirabella,

Ho assistito domenica 5 ottobre u.s. a ELISIR e mi permetto di scriverLe in merito alla trasmissione sulla scoliosi.

Non compete a me esprimere valutazioni sulle terapie ortopediche e chirurgiche. Per quanto riguarda invece l’impiego della ginnastica, nella mia qualità di tecnico specialista del settore, ritengo doveroso manifestare il mio disaccordo con le indicazioni espresse nel corso della trasmissione.

Il Prof. Marchetti ha presentato il caso di una scoliosi progressivamente peggiorata facendo solo della “ginnastica correttiva” (definita “cinesiterapia” in medicina riabilitativa), qualificando tale trattamento come inutile e dannoso. In verità errori simili erano comuni 30-40 anni fa, quando le conoscenze sulla scoliosi erano ancora poco diffuse. Sicuramente sono molto meno frequenti oggi, perchè tutti i tecnici qualificati sono consapevoli:

1) che il paziente scoliotico deve essere periodicamente visitato dal medico specialista, al quale compete la responsabilità di indicare e di controllare il risultato della terapia;

2) che l’esercizio fisico impiegato come unico trattamento della scoliosi è dannoso quando le vertebre superano una determinata soglia di rotazione, per cui si rende necessario l’uso del corsetto associato alla ginnastica.

Attualmente trattano ancora le scoliosi, al di fuori del controllo medico, alcuni manipolatori senza scrupoli e i fautori di metodiche ginnastiche cosiddette “alternative”. Pertanto il monito del Prof. Marchetti non deve essere generalizzato, ma rivolgersi solo a questi ultimi.

La “ginnastica correttiva” è stata ancora oggetto di attenzione da parte del Prof. Marchetti, quando ha affermato che è un trattamento inutile nelle scoliosi lievi.

E’ vero che circa quarant’anni fa la Scoliosis Research Society aveva dichiarato che, sulla base dei dati acquisiti fino a quel momento, la ginnastica non doveva essere considerata una terapia della scoliosi, perchè nessuna metodica aveva mai presentato prove di efficacia.

Tuttavia, da allora, la cinesiterapia ha compiuto notevoli progressi, e le nostre metodiche attuali non hanno nulla in comune con quelle della prima metà del secolo (Klapp, Niederhoffer), come pure si distinguono radicalmente da alcuni metodi attuali, cosiddetti “alternativi”, che presentano le stesse lacune dei loro predecessori: pretendere di correggere la scoliosi e di trattare il paziente al di fuori del controllo medico.

Presso il Centro Scoliosi della Fondazione Don C. Gnocchi - I.R.C.C.S. di Milano, sotto l’autorevole guida medica del Dr. Paolo Sibilla, abbiamo elaborato un protocollo cinesiterapico (1) sulla base delle indicazioni del Dr. Stagnara (2), uno dei grandi Maestri della scoliosi di questo secolo. Abbiamo inoltre formulato categorie di esercizi mirati ad obiettivi, ricavati dai dati della ricerca scientifica, che non hanno la pretesa di correggere la scoliosi, ma mirano a realizzare importanti benefici terapeutici: ridurre la componente posturale che si aggiunge in carico alla vera scoliosi, sviluppare le reazioni di equilibrio, migliorare la stabilità della colonna. Il miglioramento della stabilità vertebrale (3) consente in molti casi di arrestare o frenare l’evoluzione di una scoliosi iniziale.

E da un’analisi dei dati bibliografici risulta che diverse indagini statistiche condotte negli anni ‘80 e ‘90 hanno permesso di documentare l’efficacia della cinesiterapia nel trattamento delle scoliosi (4,5,6,7,8,9,10).

Sono certo che il Prof. Marchetti, se avesse avuto l’opportunità di seguire in questi anni l’evoluzione della cinesiterapia saprebbe riconoscere i benefici che un’adeguata “ginnastica correttiva” può offrire nelle scoliosi minori. Benefici che furono apprezzati da grandi maestri del passato, come Cobb (11) e Stagnara (2), ma anche da numerosi illustri clinici di oggi, specialisti nel trattamento della scoliosi (12,13,14).

L’ultima osservazione riguarda il nuoto che, pur non essendo ritenuto una terapia, è stato presentato come lo sport più indicato per i portatori di scoliosi.

In verità il nuoto attiva e sviluppa in modo particolare la funzione cardiaca e respiratoria. Tuttavia, essendo praticato fuori carico, il nuoto non sviluppa le funzioni anti-gravitarie necessarie per offrire maggiore stabilità alla colonna scoliotica. Inoltre, dalle ricerche condotte da Geyer e Vercautereen (15), risulta che nelle scoliosi con gibbo superiore a 10 mm. il nuoto è dannoso perchè favorisce un aumento della rotazione vertebrale.

La ringrazio vivamente per l’attenzione e Le invio cordiali saluti.

Antonio Negrini

Bibliografia

  1. Negrini A, Sibilla P, Negrini S: La cinesiterapia nel trattamento della scoliosi: nuovi orientamenti metodologici. Riabilitazione Oggi 9(4): 11-15, 1992
  2. Stagnara P: Les deformations du rachis. Paris: Masson Ed., 1985
  3. Nachemson A, Sahlstrand T: Etiologic factors in adolescent idiopathic scoliosis. Spine2: 176-184, 1977.
  4. Mollon G, Rodot JC: Scolioses structurales mineures et kinesiterapie. Kinesiterapie Scientifique 244: 47-56, 1986.
  5. Weiss HR, Bettany J: The effectiveness of a tree-dimensional exercise regime in the treatment of idiopathic scoliosis. In: Proceedings of the 1st International Symposium on 3-D Scoliotic Deformities, pp. 332-339, Montréal, Gustav Fisher Verlag, 1992.
  6. Weiss HR: Risultati di un programma di ricovero e fisioterapia nella scoliosi. Giornale Italiano di Ortopedia e Traumatologia. Vol XVIII, fasc. 3, 9-1992.
  7. Klisic P. Nicolis Z: Scoliotic attitudes and idiopathic scoliosis. Presentato alle Giornate Internazionali sulla Scoliosi, Roma, 3-1981.
  8. Ottone MC, Pivetta S: Valutazioni clinico-statistiche sul trattamento incruento della scoliosi. La Ginnastica Medica, fasc. 1 / 2, 1987.
  9. Rigo M, Quera-Selvà G, Puigdevall N: Effect of the exclusive employment of physiotherpy in patients with idiopathic scoliosis. Presented at the 11th International Congress of the World Confederation for Physical Therapy, London, July 28-August 2, 1991
  10. Ferraro C, Masiero S, Venturin A, Pigatto M, Migliorino N: Orthopaedic Rehabilitation Unit, Institute of Orthopaedics, University of Padua, Italy (In Press on Europa Medicophysica).
  11. Cobb JR: Outline for the Study of Scoliosis. In J.W. Edwards (Ed.), Instructional Course Lectures. Ann Arbor, Mich.: Amerian Academy of Orthopaedic Surgeons, 1948. Vol. 5, pp. 261-275.
  12. Cimino F, Barbieri G, Bertelli G, Nozzi A, Sgarbi C: Kinesiological method in the dry treatment of scoliotic pathologies by the public health service of Modena. In: Proceedings of the 1st International Symposium on 3-D Scoliosic Deformities, Montréal, Gustav Fisher Verlag, 1992.
  13. Sibilla P. Le deformità vertebrali giovanili. Atti Congresso Internazionale "La riabilitazione oltre il duemila", Roma, 10-1996.
  14. Santaroni AP, Gerardi A, Costanzo G. Storia e attualità sulla rieducazione della scoliosi. Atti XIX Congresso G.E.K.T.S., Modena, 10-1991.
  15. Geyer B: Scoliose thoracique et sport. Presented at XV Journées du Groupe Kinésithérapique de Travail sur la Scoliose, Palavas Les Flots, 10-1986.


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