Vuoi ricevere GRATIS le GSS News? Leggi qui!. Vuoi diventare Socio del Gruppo di Studio? Ecco come fare | ||||||
|
Stage
APPROCCIO INTEGRATO ALLE PATOLOGIE VERTEBRALI - LE LOMBALGIE
Il corso è aperto a fisioterapisti, medici, ed allievi del 3° anno della Scuola per fisioterapisti; i docenti sono Silvano Ferrari e Carla Vanti (per informazioni sui corsi telefonare al 02/29517414 oppure al 051/785254).
Questo stage si propone di esporre un approccio alle patologie vertebrali nel quale ogni scelta terapeutica, sia essa una manovra specifica o una metodica riabilitativa, viene ad attuarsi solo dopo aver cercato di individuare la causa del dolore, del sintomo o della disfunzione presentata dal paziente.
La terapia effettuata sarà quindi la logica conseguenza di una serie di valutazioni preliminari, anamnestiche, posturali, funzionali che condurranno il terapista verso una diagnosi differenziale riguardante la disfunzione responsabile e un inquadramento del malato in una sindrome patogenetica ben definita.
In accordo con la letteratura internazionale, in base alle nuove acquisizioni ed agli arricchimenti terapeutici a cui è arrivata la riabilitazione delle algie vertebrali negli ultimi anni, verranno esposte le principali metodiche, tra cui il METODO McKENZIE, la RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE, il METODO CYRIAX, le BACK SCHOOL, ecc.
Di queste verranno indicati i principi teorici, le applicazioni peculiari ed i limiti, al fine di proporre un loro logico e razionale utilizzo nelle vane sindromi ed il loro inserimento temporale nel piano riabilitativo.
In tal modo la rieducazione saprà rispondere ai parametri più aggiornati del trattamento del rachide, e il terapista potrà disporre di più' strumenti terapeutici, da utilizzare anche in tempi diversi.
Questo metodo di lavoro, impostato sugli obiettivi terapeutici, consente di utilizzare al meglio quanto di valido già esiste in campo riabilitativo, in base ai continui aggiornamenti della letteratura internazionale.
Esistono varie tecniche: abbiamo pensato al modo di integrarle.
Ecco perchè si vuole andare al di là delle singole scuole di pensiero: il concetto primario degli obiettivi terapeutici obbliga il riabilitatore a pensare, a programmare, a scegliere in ogni momento dell'iter terapeutico le tecniche migliori, le manovre più indicate tra quelle a sua conoscenza; questa impostazione lo obbliga inoltre a predisporre strumenti di verifica, mettersi in discussione ed a confrontare i risultati ottenuti con altre tecniche aventi gli stessi fini.
E quindi una continua operazione di ricerca, in cui ogni tecnica, ogni esercizio, devono essere finalizzati al piano di trattamento.
Gli obiettivi possono essere diversi nei vari momenti rieducativi, e perseguiti quindi con strumenti eterogenei purché idonei e rispondenti alle diverse finalità.
Sarebbe però impossibile dover conoscere tutte le proposte per sapere sempre quale è la migliore da adottarsi in ogni momento; per essere credibile e proponibile, tale pensiero deve quindi prescindere dalle tecniche specifiche: secondo noi è sufficiente adottare terminologie comuni, finalità comuni, obiettivi comuni.
Nel corso verrà illustrato come, attraverso lintegrazione, sia possibile affrontare pressoché ogni problema che il terapista si trovi di fronte.
Non è necessario aver fatto il corso McKenzie per impostare un trattamento rivolto al disco, limportante sarà sapere che quel disco presenta una protrusione posteriore che spinge costantemente in una direzione, e che anche una chinesiterapia, purché corretta e specifica, la può ridurre.
Inoltre, spesso i pazienti vengono trattati in base a varie condizioni (i corsi di aggiornamento effettuati dai terapisti, le strutture alle quali si rivolgono, i posti liberi disponibili, ecc.), raramente in base ad un esame obiettivo e neutrale effettuato "a monte" da chi poi effettuerà la terapia!
Secondo noi, chi attua la rieducazione deve avere ben presente quale deve essere il suo obiettivo terapeutico, quali le strutture da interessare e come interessarle: solo allora sarà possibile attuare un efficace intervento riabilitativo.
Per questo è nata S.I.R.I. (Scuola Italiana di Riabilitazione Integrata), che vuole essere soprattutto una scuola di pensiero, le cui finalità sono quelle di aiutare il terapista ad impostare una adeguata metodologia valutativa, ad individuare primariamente gli obiettivi terapeutici e successivamente attuare le tecniche che, in base a criteri scientifici validati ed ai riscontri nella letteratura internazionale, possono essere adottate per il raggiungimento degli obiettivi stessi.
Per fare ciò, non è sempre necessario andare alla ricerca di chissà quale novità: spesso è sufficiente partire da pochi punti fermi, che pero' trovino conferma nella letteratura e nella pratica.
Per esempio, ci pare necessario partire da una revisione critica delle procedure terapeutiche comunemente utilizzate.
Noi non vogliamo codificare nessun metodo nuovo, ma proporre la ricerca di una metodologia operativa che, al momento attuale, è ben lungi dall'essere sempre coerente.
Si tratta solo di indicare una traccia di lavoro, peraltro sicuramente incompleta e migliorabile, che sia rispondente al nostro ruolo ed ai nostri obiettivi.
Programma
Corsi I livello
Data Sede 20-21-22 maggio Redaelli 14-15-16 ottobre Mantova 25-26-27 novembre Roma 13-14-15 gennaio 2000 Piemonte Corsi II livello
Data Sede 4/5 Maggio Molise 29-30 Ottobre Abruzzo 12-13 novembre Milano 3-4 dicembre Brescia 17-18 dicembre Umbria
Il corso è organizzato dai Soci del GSS Silvano Ferrari e Carla Vanti Il GSS invita chi ha partecipato al Corso ad inviare dei propri commenti
Il materiale scientifico presentato sul sito è indirizzato agli operatori del settore interessati alle patologie vertebrali. Per i pazienti le informazioni disponibili in queste pagine hanno solo un valore indicativo e non possono sostituire un parere medico.
Gruppo di Studio della Scoliosi
Casella Postale n. 89 - 27029 Vigevano (Pv), Italia
E-mail:gss@gss.it
Copyright © Gruppo di Studio della Scoliosi, 2006.